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MADRID, 29 maggio - ". Stampa spagnola letteralmente impazzita per la quarta vittoria della Champions League da parte del Barcellona che ieri sera ha sconfitto con un netto 3-1 il Manchester United nel tempio di Wembley dando agli inglesi una impressionante lezione di gioco. "Sono entrati nella leggenda" titola il giornale catalano 'La Vanguardia" con una foto grande in prima pagina del mattatore della serata Lionel Messi mentre solleva la grande coppa con le orecchie. "Il Barcellona ha vinto la sua quarta Champions' battendo il Manchester a Wembley con una partita spettacolare ", fa notare il giornale. "Il migliore", titola l'altro grande quotidiano catalano, El Periodico, mentre quelle di El Pais sono parole e musica: "quelli del Barcellona hanno toccato il cielo a Wembley.













Scelto il nuovo allenatore

La società lo ha comunciato ufficialmente: Montella guiderà la squadra sino a fine stagione. Dura poco l'incontro tra Ranieri, dirigenti e calciatori: il tecnico ha infatti abbandonato Trigoria dopo meno di un'ora senza rilasciare dichiarazioni. leggi




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Cassano, addio Samp forse
C'è l'accordo con il Milan
per... litigare con Silvio  


In attesa della sentenza del collegio arbitrale il futuro dell'attaccante barese sembra ormai deciso. Via da Genova e approdo alla corte di Allegri

di STEFANO ZAINO
Cassano, addio Samp C'è l'accordo con il Milan
Antonio Cassano
MILANO - Il presente di Cassano è una guerra con il presidente Garrone che sembra non voler finire mai. Anche ieri la tanto attesa sentenza non è arrivata, il Collegio Arbitrale della Lega, chiamato a dirimere la questione, si è riunito molto presto in uno studio legale milanese, ma ore di discussione non sono bastate a pronunciare un verdetto, che è atteso per la tarda mattinata di domani. Di Cassano molto più certo è il futuro, che non sarà blucerchiato, qualunque sia il pronunciamento dei giudici (rescissione unilaterale del contratto, come vuole la Samp, sospensione a tempo o semplice multa), ma a tinte rossonere, nel Milan primo in classifica, vicino a campioni come Ibrahimovic o Robinho. Che il fantasista di Bari da gennaio si trasferisca a Milanello ormai è sicuro, con il giocatore esiste già l'accordo economico, si tratta solo di definire i termini del trasferimento e qui un ruolo decisivo può averlo la sentenza del Collegio Arbitrale. Se infatti i tre giudici (il presidente Giuggioli e gli arbitri Fazzo e Macrì) dovessero dare ragione alla Sampdoria, con l'interruzione forzata del rapporto con il giocatore, Cassano sarebbe libero e potrebbe accasarsi al Milan a parametro zero.

L'ipotesi però resta difficile, per cui Galliani, l'amministratore delegato rossonero, ha già ideato un piano B, che prevede un prestito del giocatore sino a giugno, trasformabile poi in acquisto definitivo in estate. Questo perché, sullo sfondo della vicenda, c'è
il Real Madrid, che in caso di cessione di Cassano pretende 5 milioni di indennizzo. Furono posti come clausola al momento del suo trasferimento a Genova e il club spagnolo in queste settimane (la rottura del fantasista con Garrone risale al 26 ottobre) ha sempre fatto sapere di non volerci rinunciare. Sono i soldi che hanno frenato l'Inter (la prima a muoversi su Cassano, con un accordo quiquennale a 3 milioni e mezzo netti a stagione) e che di fatto hanno sancito il sorpasso del Milan. Galliani con il Real Madrid ha rapporti eccellenti e tanti affari in discussione, a cominciare dalle rate che gli spagnoli ancora devono versare per l'acquisto di Kakà. Trovare un'intesa con Florentino Peres, il presidente del Real, non è mai stato un problema, tutt'al più si può fare uno sconto sui soldi che ancora devono arrivare a Milano.

Galliani ci ha ragionato e in poche ore il club rossonero è balzato in pole position, con la possibilità di rinforzare l'attacco (ancora orfano di Pato e con Ronaldinho emarginato) a costo zero. Ieri, inoltre, Roberto de Assis, fratello procuratore del brasiliano, ha ammesso il divorzio a fine stagione: "Il contratto col Milan scade a giugno. Il Brasile? E' possibile, ma dovrà essere un club che punti al campionato e alla Libertadores, gli unici trofei che mancano a mio fratello".

Cassano al Milan risolve pure i problemi di Prandelli, che non vede l'ora di poterlo richiamare in azzurro. Resta da capire quanto spazio riuscirà a trovare Cassano in una squadra dalla concorrenza fortissima. Ma per il barese in questo momento contava solo ricominciare e per tale motivo non ci ha pensato troppo: ha detto sì, più o meno alle stesse condizioni economiche che aveva alla Samp. Incerto invece è il suo epilogo con il club blucerchiato. I soldi in ballo dietro alla sentenza sono tanti. La Sampdoria (attese per oggi le dimissioni del direttore generale Gasparin, indipendenti dal caso Cassano) spera di avere piena ragione, per poi magari intentare una causa per danni d'immagine. Cassano si aspetta l'altra verità. Che farebbe scattare la sua vendetta, con una richiesta di risarcimento pari ad un milione di euro. Una pioggia di quattrini. Con cui emigrare felice a Milanello. (15 dicembre 2010)


Doping Spagna, dottor Fuentes: "Se parlo io, addio Europei e Mondiali..."
Lunedì 13 Dicembre 2010 16:40   
Spagna_Campione(MADRID) - ''Se parlo io, addio Europei e Mondiali...''. Le minacce del dottor Eufemiano Fuentes aleggiano sull'ennesimo scandalo di doping che investe lo sport spagnolo. Il controverso medico, gia' al centro dell'inchiesta denominata Operacion Puerto, e' stato coinvolto anche nell'indagine in corso e battezzata Operacion Galgo. Fuentes, come riferiscono i quotidiani Marca e El Mundo, avrebbe pronunciato le parole in questione davanti al suo compagno di cella nel tribunale di Plaza Castilla a Madrid, prima di essere interrogato. Le allusioni ai recenti trionfi della Nazionale di calcio trovano ampio spazio sui media iberici. Il medico e' una delle 14 persone fermate dalla Guardia Civil. Nell'elenco, spicca il nome di Marta Dominguez, campionessa del mondo nei 3000 siepi a Berlino 2009.
Ce n'e' abbastanza per provocare il ''disgusto'' di Jose' Maria Odriozola, presidente della federatletica (Rfea). ''Non mi dimettero' -dice Odriozola-. Io sono una vittima, abbandonare la nave in questo momento sarebbe da vigliacchi. Probabilmente ora mi ricandidero' con una forza ancora maggiore. Non immaginavo, pero', di trovarmi davanti ad un simile problema''. ''Io -afferma ancora- lotto contro il doping da 30 anni''.
(fonte: Adnkronos)