il futuro



Ecco come comportarsi
se si incontra un orso

L'orso ha paura dell’uomo
e lo evita perché sa che da un
confronto ha più da perdere che da
guadagnare. Gli incontri sono sempre
fortuiti. Se accade rimanete immobili.
Se l’orso non vi ha visto indietreggiate
senza far rumore. Se invece
vi ha visto battete le mani sopra la testa
per dargli l’impressione che siete
più grossi di lui e mettetevi a parlare
senza alzare la voce. Non vi scambierà
per una preda perché se non ha
una buona vista possiede invece un
udito e un odorato più fine di quello
del cane.
Se ne andrà quindi per i fatti suoi. Se
ciò nonostante dovesse avvicinarsi
non fuggite perché l’orso è più veloce.
Potrebbe trattarsi di una femmina
che vuole proteggere i cuccioli e
vuole accertarsi che non siate un pericolo.
Continuate a indietreggiare lentamente.
Se proprio l’orsa insiste - ma è improbabile
che avvenga - distendetevi
a terra mettendo le mani sopra la
testa. L’orsa si limiterà ad annusare
per rendersi conto che non siate né
un pericolo né qualcosa che rientri
nel suo menu - gli umani non sono appetibili
per l’orso - e se ne andrà. In
Trentino non è accaduto che un orso
abbia aggredito se non direttamente
provocato. L’orso ha paura dell’uomo
e reagisce solo se si sente minacciato.
Queste regole sono quelle dei «rangers
» delle Montagne Rocciose dove
è presente a migliaia l’orso nero, come
quello che è stato immesso in
Trentino, ma anche il più grande e temibile
grizzly. Quindi varrebbe la pena
di adottarle anche qui da noi.
Giorgio Perversi - Massimeno

11MAGGIO 2011 
E’ vera la profezia di Bendandi 
sul terremoto che distruggerà Roma?

domenica 16 gennaio 2011


ROMA, 11 MAGGIO 2011 - Come scrive uno dei numerosi siti che hanno pubblicato, senza verificarla, la notizia sul terremoto del 2011 in Italia, attraverso il suo metodo Bendandi avrebbe predetto un terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro di dimensioni ancora più apocalittiche per il 5-6 aprile 2012, affermando che in quella data parecchi terremoti colpiranno a macchia di leopardo tutta la Terra. La notizia, chissà perché, si è saputa però soltanto di recente, a molto tempo dalla scomparsa di Bendandi. E nessuno dei siti che la riporta cita la fonte esatta da cui proviene. Vera o falsa quindi? Dal momento che Bendandi è morto 32 anni fa, la persona più titolata a rispondere è Paola Lagorio, presidente dell’associazione La Bendandiana, che custodisce tutti i documenti manoscritti del sismologo.
I MANOSCRITTI PER IL 2011 - Lagorio è stata intervistata di recente dal programma di Raidue, Voyager. E ha rivelato quindi: «Bendandi aveva deciso di bruciare i suoi manoscritti, ma poi ha avuto un ripensamento. E proprio alcuni dei documenti con le sue previsioni per il 2011 erano stati prima gettati nel fuoco e poi salvati. Non si sa chi lo ha fatto, ma la persona si è pentita del suo gesto e quei documenti sono quindi giunti fino a noi. Nelle carte di Bendandi relative al 2011 sono contenuti numeri e considerazioni, sempre in forma numerica». E ha osservato quindi Lagorio: «Nei documenti relativi al 2011 non si trova invece nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle che sono state riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono quindi destituite di ogni fondamento». Va inoltre osservato, infine, che le previsioni di Bendandi sono sempre state nell’arco di alcuni mesi, massimo un anno, e non per il lungo periodo. E’ inverosimile quindi pensare che abbia fatto delle predizioni addirittura ad alcuni decenni di distanza dalla sua morte. I romani possono quindi tirare un sospiro di sollievo, almeno in attesa della prossima teoria catastrofista che ultimamente su Internet non mancano mai.
(Pietro Vernizzi)


Si sta facendo passare il nucleare come la soluzione migliore per il nostro Paese ma è una gigantesca balla». A denunciare la situazione in Italia di un'informazione storpiata che viene fornita ai cittadini sul tema è il partito dei Verdi che, in occasione dei 23 anni dal successo del referendum abrogativo del 1987 che sancì l'abbandono del nucleare, anche a Trento ha deciso di informare i cittadini. «Stiamo assistendo alla decisione - spiega Marco Boato - da parte di un governo di riavviare la costruzione di centrali nucleari senza che siano cambiate le obiezioni nate al tempo del referendum». Per i Verdi la decisione è in contrasto anche con molte analisi secondo cui non solo il nucleare è troppo costoso ma è anche rischioso per l'ambiente e la salute. Presente all'incontro il professor Antonio Zecca esperto di tematiche ambientali, è professore alla facoltà di scienze dell'Università di Trento. «Ci sono degli aspetti - ha spiegato Zecca - che le persone farebbero bene a sapere. Per funzionare una centrale nucleare usa l'uranio e l'unico modo per estrarlo, in maniera conveniente, è dalle miniere. Ma gli studi confermano che attorno al 2020 ci sarà il picco di utilizzo massimo di uranio dopo inizierà a decrescere per tutti. In Italia si terminerà la costruzione delle centrali almeno tra 13 anni proprio quando decrescerà la disponibilità di uranio per farle funzionare». I reattori prodotti nel nostro Paese, oltre all'enorme costo di circa 32 miliardi di euro per quattro siti, rischiano quindi di non avere «la benzina» per funzionare e questo, di per sè, dovrebbe stroncare ogni possibile idea di ritorno al nucleare. «Dobbiamo anche ricordare che il raffreddamento - dice ancora Zecca - con la diminuzione delle precipitazioni e dei corsi d'acqua, non sarà così semplice e comporterà enormi rischi». Oltre a tutto questo però ci sarebbero anche altre questioni irrisolte, fa osservare Antonio Zecca, che vanno dal non aver trovato nessuna soluzione per lo smaltimento delle scorie radioattive, la mancanza di una sicurezza totale per i reattori anche tecnologicamente avanzati fino al problema terrorismo. Le strade che ad oggi sono disponibili e che bisognerebbe seguire gradualmente sono due: l'efficienza energetica e le fonti alternative. «L'efficienza - spiega Zecca - è la strada più facile, rapida ed indolore, stiamo parlando di un sistema che comporterebbe costi vicino allo zero, un costo kW/h basso dell'energia, una realizzazione fattibile in pochi anni con la massima sicurezza». Tre le richieste che il professore decide di rivolgere alle istituzioni: l'efficienza energetica negli edifici pubblici, maggiori controlli da parte delle autorità e infine sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole.

08/11/2010 

scoperto nuovo pianeta con vita ...

"Nel 2013 una gigantesca eruzione
solare paralizzerà il nostro Pianeta"...






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Il Sole si sta svegliando: lo tsunami solare colpisce il pianeta Terra...leggi








NASA/ Una tempesta solare potrebbe distruggere le nostre reti elettriche e informatiche nel 2013...leggi