Ben scavato, vecchia Manuela
Pino Corrias
di Pino Corrias | 11 ottobre 2011
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Più informazioni su: Bobo Maroni, Lega Nord, manuela marrone, Umberto Bossi, unità d'Italia.
A dispetto di tutti i satanassi del dio Po, Manuela Marrone, in arte signora Bossi, siciliana, sta riuscendo dove hanno fallito le opposizioni e persino tutti i festeggiamenti dell’Unità d’Italia: riunificare il Nord al Sud e finalmente dissolvere la Lega. Trasformandola in un più tradizionale (e commestibile) clan familiare. Omogeneo ai modelli che dagli aranceti di Palermo fino alle piantagioni di partite Iva del Veneto, ha innervato la storia politica italiana in una unità di intenti e di bottino a cui il cattolicesimo ha fatto volentieri da fondale. E qualche volta anche da alibi, come nei territori del beneventano, dove in tempi anche recenti regnava una certa famiglia di Ceppaloni, non ancora ristretta dagli ordini di custodia cautelare.
Sola soletta Manuela scava la sua voragine patriottica. E dall’ombra della sua cucina guida al naufragio il pater familias che ormai regna con la sola efficacia del dito medio, disdice candidati, annulla votazioni, impone l’ostensione del figlio e a Varese mette in fuga addirittura Bobo Maroni, ministro della forza, in realtà malinconico leader della debolezza. Un giro elettorale ancora e anche lei fischierà con noi l’allegro inno di Mameli.
Il Fatto Quotidiano, 11 ottobre 2011
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