lunedì 21 febbraio 2011

il trasformista





   Il doppio giro di valzer in chiave futurista - «me ne vado», «no resto», anzi «mi sento responsabile» - del “trasformista” Luca Barbareschi paga eccome.  L’attore, regista, deputato, produttore, ha ottenuto dalla Rai il via libera per due Fiction che vedremo nella prossima stagione televisiva. Resta a bocca asciutta, invece, la moglie di Italo Bocchino, rimasta fuori dal piano editoriale approvato da viale Mazzini nell’ultima seduta del consiglio di amministrazione.
Barbareschi, raccontano le solite voci di corridoio, teneva in modo particolare a queste due opere televisive, dovendo rivitalizzare le casse della sua casa di produzione Casanova, messe a dura prova dalla serie tv già girate,  ma senza acquirente. Fra queste c’è la fiction dedicata a Nero Wolfe, che vede l’attore e doppiatore Francesco Pannofino nei panni del celebre detective che risolve i casi più intricati del mondo. La pellicola è già stata girata e i costi di produzione sarebbero stati particolarmente elevati. Barbareschi, stando a quanto affermano gli addetti ai lavori, aveva la necessità di piazzare il prima possibile questo prodotto, altrimenti avrebbe dovuto stoppare altre opere già in cantiere. E la Rai lo ha accontentato. Disco verde anche per “L’olimpiade nascosta”, fiction dedicata alle gare disputate nel 1940 in un campo di concentramento.
Il resto del piano prevede opere storiche e d’attualità, ma anche biografie di santi e poeti e soprattutto la famiglia in tutte le sue declinazioni. I ritratti più attesi sono quelli dedicati  a Don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione scomparso sei anni fa,  Trilussa ed Evita Peron.  Particolarmente attesa, infine, l’opera dedicata a Giovanni Borghi,  da tutti conosciuto come “Mister Ignis”, su cui si era spaccato, nelle scorse sedute,  il consiglio di amministrazione. La serie, firmata e prodotta da Renzo Martinelli,  è dedicata all’epopea di Giovanni Borghi, definito da Silvio Berlusconi, un «esempio di vita», tanto il premier ha prestato la sua penna per la prefazione del libro scritto da Gianni Sparta.

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